Un vulcano tremendo ma pittoresco, l’Etna nei dipinti dei viaggiatori

Noi consideriamo l’Etna femmina , una vulcanessa, “a muntagna”. Materna , rassicurante, anche se molto attiva . Gli antichi dipinti dei viaggiatori del “Gran Tour” , la ritraggono da Taormina ,come straordinario sfondo, dietro i ruderi del Teatro Greco. Evidentemente i Greci avevano scelto oculatamente il fondale naturale per i loro spettacoli. Prima dei paesaggisti , come veniva rappresentata l’Etna? Pietro Bembo la rappresenta come un grande massiccio con fuoco e fiamme, o come cono con la cima fiammeggiante . Fino al ‘600 , l’Etna è rappresentata come una montagna “tranquilla”, con un pò di fuoco in cima. Tra i primi a rappresentarla in maniera “scientifica” fu Athanasius Kircher , probabilmente perchè presente all’eruzione del 1630. L’eruzione del 1669 sconvolse tutte le fantasie , con la sua catastrofica avanzata fino al mare. A cominciare da quell’eruzione, l’Etna fu rappresentata in maniera meno fantasiosa.Col passare degli anni, l’Etna è diventata il vulcano terribile, distruttore. Film , documentari, spot . Oggi l’atteggiamento è radicalmente mutato: l’Etna è considerata una mamma generosa , un “luogo dell’anima, fonte di dualismo fra vita e morte, distruzione e creazione, neve e fuoco. Nel 2013 è entrata a far parte dei siti Patrimonio dell’Umanità, proprio per la sua eccezionalità ed unicità.

E voi? cosa ne pensate? Qual’è la vostra visione dell’Etna? Terribile o affascinante? 

 

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